Affacciata sul mare Adriatico, possiede uno dei maggiori porti italiani. Città d’arte con un centro storico ricco di monumenti e con una storia millenaria, è uno dei principali centri economici della regione, oltre che suo principale centro urbano per dimensioni e popolazione.

Protesa verso il mare, la città sorge su un promontorio a forma di gomito piegato, che protegge il più ampio porto naturale dell’Adriatico centrale. I Greci di Siracusa, che fondarono la città nel 387 a.C., notarono la forma di questo promontorio e per questo motivo chiamarono la nuova città Αγκών, “ankon“, che in greco significa gomito. L’origine greca di Ancona è ricordata dall’epiteto con la quale è conosciuta: la “città dorica”.

Il parco Belvedere ed Eraclio Fiorani di Ancona si estende sul pendio affacciato sul mare compreso fra il rione della Palombella e il rione di Posatora. Si tratta in effetti di due parchi distinti: il Belvedere è piuttosto un giardino pubblico, costituisce la parte al di sopra di via Posatora, più panoramica e per così dire mondana del complesso, mentre il parco intitolato a Eraclio Fiorani, più tradizionale, occupa l’ampia area sottostante.

Il parco Belvedere è compreso nel rione di Posatora ed offre un’ottima vista sul mare, sul porto e su tutto il nucleo del centro storico della città. Una leggenda narra che proprio qui gli angeli avrebbero posato la Santa Casa, in viaggio verso Loreto, per riposarsi (da questo fatto prende il nome il rione posa et ora). L’inaugurazione è avvenuta nel 2005, e da allora vi vengono organizzati eventi di intrattenimento nelle serate estive. Oltre al parco in sé, dove è costruito un piccolo anfiteatro moderno per gli spettacoli, interessanti sono anche la chiesa di Santa Maria Liberatrice (Ancona) del XIII secolo ed una vasta villa ottocentesca, in fase di recupero, dove sostò re Vittorio Emanuele II all’indomani dell’ingresso di Ancona nel regno d’Italia.

Il parco Belvedere è sorto nei luoghi dove erano ubicati un ospedale, un polo dell’università ed una centrale di polizia. Questi edifici, insieme a molte altre palazzine, sono crollate nel 1982 a causa di una grande frana (frana “Barducci”) che ha coinvolto anche altri due rioni di Ancona sottostanti a quello di Posatora: la Palombella (di fronte al porto turistico) ed il Borghetto (quest’ultimo completamente scomparso).

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