La Domenica si cerca di preparare un piatto sfizioso, magari che ci occupa qualche minuto in più rispetto ai giorni lavorativi; e su richiesta ho rispolverato una ricetta semplice ma allo stesso tempo delicata. Una gioia per il palato, un accostamento di ingredienti semplici che ti fanno dire: “ma è proprio buono buono…” e così pur essendo un piatto “stile anni ’80” come le pennette alla vodka, per me è stata una scoperta recente, un suggerimento venuto dal “sud” che sempre più apprezzo (la prossima ricetta potrebbe essere una insalata di polpo) e come spesso sono solito preparare, è un piatto unico e bilanciato perché cerco di associare proteine a vedure e pochi carboidrati.
La ricetta a cui mi sono ispirato prevedeva anche i fiori di rosmarino che non sono riuscito a reperire e lo stracchino che ritenendolo troppo grasso, ho sostituito con lo yogurt greco.
…Questa ricetta negli anni (la feci nel 2013 la prima volta) l’ho modificata, corretta più volte, e non so se sono riuscito a migliorarla… ma rivedendo le foto della prima volta, oggi mi piace di più (ad esempio ho aggiunto la granella di pistacchio togliendo i fiori di rosmarino che si trovano solo in alcuni periodi dell’anno). L’ultima foto risale alla prima volta che ho realizzato questo piatto.
INGREDIENTI
La ricetta prevede:
- riso vialone nano (circa 70gr a persona)
- 1 cipolla tagliata a cubetti piccoli
- del brodo vegetale (da 500ml per una persona in sù)
- 1 cucchiaio di yogurt greco (o squacquerone, lo stracchino morbido romagnolo) a persona
- 1 fragola a persona (per la guarnizione) e 3 fragole da tagliare a cubetti
- olio (3 cucchiai)
- sale, pepe bianco
- fiorellini di rosmarino oppure granella di pistacchi e aghi di rosmarino
Uso il “vialone nano” al posto del “carnaroli” perché cuoce in minor tempo, ha lo stesso risultato del più blasonato carnaroli (che poi quello vero è introvabile) e il chicco si presta, oltre che per i risotti, anche per altre prepararzioni (tipo supplì o arancini di riso).
PROCEDIMENTO
Passo dopo passo:
- Preparare il brodo vegetale (o usare un dado) e mantenerlo a temperatura.
- Dopo aver affettato sottilmente la cipolla, lasciarla appassire ma non colorire in un tegame con i 3 cucchiai d’olio; quando la cipolla avrà preso colore senza però cambiare colore, unire il riso e lasciare che venga assorbita tutta l’umidità e l’olio quindi tostarlo per qualche minuto e proseguire la cottura per almeno 15 minuti continuando a mescolare e ad aggiungere brodo un mestolo alla volta fino all’assorbimento.
- Quando mancano circa 2 minuti, aggiungere poco sale e il pepe mescolando continuamente.
- A fine cottura togliere dal fuoco lasciando che si siano assorbiti tutti i liquidi (ma lasciandolo all’onda) e aggiungere 1 cucchiaio di stracchino o yogurt greco per ogni persona mescolando delicatamente; solo alla fine aggiungere le fragole sminuzzate a cubetti e dare un’ultima leggera mescolata.
- Impiattare guarnendo con la fragola precedentemente tagliata sottilmente a cubetti e con i fiori di rosmarino (se non fosse stagione usare gli aghi più piccoli) e guarnire con granella di pistacchi creando una linea su un lato.
LA REALIZZAZIONE DELLO SCATTO:
Da quando cucinare è diventato un lavoro, il tempo e lo spazio per fare scatti “seri” ed ambientati, purtroppo è svanito. Però visto che siamo italiani, e ci sappiamo sempre arrangiarci ma anche visto che la tecnologia avanza e oggi un buon telefono “smartphone” riesce ad avere la qualità più che sufficiente per pubblicare immagini per il web (Pinterest, Instagram, ma anche i vari blog), è con questo mezzo che ho iniziato a fotografare.
Uno smartphone di ultima generazione ha almeno 3 ottiche, qualche modello ha anche in sensore “macro” e tutti hanno il sensore di profondità per l’effetto “bokeh”. Indubbiamente quasi tutti i telefoni tendono a scattare immagini con molto contrasto, forse troppo accentuato e in condizioni di illuminazione debole o mista, vi sono errori sulla cromia. Il miglior smartphone in assoluto per me resta l’iPhone (ma non necessariamente l’11Pro), che ha una morbidezza e una cromia non eccessiva che si avvicina ad una buona reflex.
I miei scatti sono fatti con un Mate10 della Huawei con ottiche Laica; soffre di contrasto e rumore alle basse luci che riesco a compensare, in parte, in modalità di scatto PRO.
Per lo shooting, mi avvicino ad una fonte di luce diurna, come una finestra, dotata di tenda bianca (se non fosse possibile, basta acquistare qualche metro di tulle o organza magari doppio) e dal lato opposto dei pannelli in poliestere bianco per attenuare le ombre. Come ripiano, si possono usare assi in legno, tovaglie, ronner in tnt o qualsiasi altro materiale che crei contrasto con il piatto.