L’energia sprigionata dal vapore di un liquido in ebollizione è un classico metodo di cottura utilizzato e perfezionato dai popoli di origine orientale, sebbene sia stato conosciuto, e in minima parte usato, anche in Occidente sin dai tempi antichi.
L’impulso a riservare a questa tecnica la preparazione di un numero sempre maggiore di alimenti è arrivato proprio dalla migliore conoscenza delle tradizioni gastronomiche di culture come quella cinese e giapponese, che a vapore riescono a cuocere di tutto, dal pesce alle verdure, dai primi piatti ai dolci, dal pane alla frutta.
La scoperta che con questo metodo non solo i cibi conservano meglio sapori e aromi di partenza, arricchendosi inoltre dei profumi provenienti dal liquido in ebollizione, ma mantengono quasi del tutto inalterati i loro contenuti nutritivi ha poi di fatto consacrato la cottura a vapore come tecnica da preferire e utilizzare il più possibile nella cucina naturale.
A condizione però che il vapore sia compatibile con le caratteristiche degli alimenti o delle ricette da eseguire.
Diciamolo, la zucchina di per sé è un po’ insignificante. Non vorrei sminuire questo fantastico ortaggio, che merita un premio per la sua versatilità, però è bene trovare i giusti abbinamenti per esaltarne al meglio il gusto delicato.
Per questa ricetta, tra le diverse varietà esistenti, normalmente si utilizza quella a botte, che si presta perfettamente ad essere farcita. Ma volendo accostare la cottura al vapore a questa ricetta, mi è venuta la voglia di copiare il sushi, quindi di usare le zucchine verdi comuni, ma belle dritte e non troppo grandi tagliate in 3-4 parti uguali (a ricordare i “futomaki rolls” del sushi).
Sul web e nei vari libri di cucina si trovano spesso le zucchine ripiene di carne o tonno, ma ho preferito utilizzare cous cous e crema di ceci al curry, rendendo questo evergreen un piatto estivo da portare in tavola sia caldo che freddo.
INGREDIENTI
La ricetta prevede:
- zucchine tonde 6
- ceci 300g.
- testa di cipollotto 1
- olio evo 60g. (4 cucchiai)
- bicchiere d’acqua 1 (regolare a piacere)
- rametto di rosmarino 1
- curry 5g.
- Sale qb
- cous cous 140g.
- acqua bollente salata 200mL
- pomodori secchi 6
- olive taggiasche 6
- peperone giallo 1/2
- funghi misti sott’olio 4 cucchiai
Non fatevi spaventare dalla lunga lista di ingredienti, in realtà tutto il procedimento è molto rapido.
PROCEDIMENTO
Lavate le zucchine, tagliate per orizzontale la parte superiore e privatele della polpa interna. Cuocete tutto al vapore finché saranno tenere.
Nel frattempo versate il cous cous in una pentola bassa e larga, aggiungete due cucchiai di olio evo, sgranate i chicchi, quindi unite 200 ml di acqua bollente salata e lasciate riposare almeno 5 minuti.
Condite poi con i pomodori tagliati a pezzetti, il peperone giallo (crudo) tagliato a dadini, i funghi misti sott’olio e le olive. Mentre il cous cous si insaporisce preparate i ceci.
Fate soffriggere il cipollotto tagliato a rondelle con due cucchiai di olio evo e mezzo bicchiere d’acqua, aggiungete un rametto di rosmarino, i ceci e infine il curry, lasciate assorbire l’acqua, bagnate con il mezzo bicchiere rimasto e ultimate la cottura unendo un pizzico di sale. Frullate tutto nel mixer aggiungendo acqua se necessario. Deve risultare un composto liscio e denso.
Prendete le zucchine e iniziate a farcirle, tre con la crema di ceci al curry e tre con il cous cous e mettetele a gratinare nel forno a 200° per 5-7 minuti.
Sfornate le vostre zucchine ripiene e gustatele bollenti o tiepide (ma anche fredde!). Si prestano bene come Appetizer, antipasto o contorno.
LA REALIZZAZIONE DELLO SCATTO:
Da quando cucinare è diventato un lavoro, il tempo e lo spazio per fare scatti “seri” ed ambientati, purtroppo è svanito. Però visto che siamo italiani, e ci sappiamo sempre arrangiarci ma anche visto che la tecnologia avanza e oggi un buon telefono “smartphone” riesce ad avere la qualità più che sufficiente per pubblicare immagini per il web (Pinterest, Instagram, ma anche i vari blog), è con questo mezzo che ho iniziato a fotografare.
Uno smartphone di ultima generazione ha almeno 3 ottiche, qualche modello ha anche in sensore “macro” e tutti hanno il sensore di profondità per l’effetto “bokeh”. Indubbiamente quasi tutti i telefoni tendono a scattare immagini con molto contrasto, forse troppo accentuato e in condizioni di illuminazione debole o mista, vi sono errori sulla cromia. Il miglior smartphone in assoluto per me resta l’iPhone (ma non necessariamente l’11Pro), che ha una morbidezza e una cromia non eccessiva che si avvicina ad una buona reflex.
I miei scatti sono fatti con un Mate10 della Huawei con ottiche Laica; soffre di contrasto e rumore alle basse luci che riesco a compensare, in parte, in modalità di scatto PRO.
Per lo shooting, mi avvicino ad una fonte di luce diurna, come una finestra, dotata di tenda bianca (se non fosse possibile, basta acquistare qualche metro di tulle o organza magari doppio) e dal lato opposto dei pannelli in poliestere bianco per attenuare le ombre. Come ripiano, si possono usare assi in legno, tovaglie, ronner in tnt o qualsiasi altro materiale che crei contrasto con il piatto.