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INGREDIENTI
La ricetta prevede:
- Uova medie 2
- Zucchero semolato 100g
- Mandorle pelate 100g
- Corn flakes originali 50g.
- Buccia di arancia 1 (in alternativa metà vaschetta mousse di mela)
- Farina di ceci 100g.
- Farina di riso 80g.
- Amido di mais (maizena) 20g.
- bicarbonato 3g.
- lievito per dolci 8g (mezza bustina)
- Burro fuso 100g.
PROCEDIMENTO
Passo dopo passo:
Far tostare in forno a 150° per 15 minuti circa le mandorle.
In una boule versare i 2 tuorli e sopra lo zucchero; con la frusta amalgamare velocemente lo zucchero ai tuorli; quindi in un contenitore alto e stretto versare i 2 albumi e una presa di sale e con la frusta elettrica montare a neve ferma.
Pesare e setacciare le farine, inglobare il lievito e il bicarbonato.
Nel frattempo in un mixer (o frullatore) inserire i corn flakes, le mandorle (raffreddate) e la buccia d’arancia tagliata a julienne quindi frullare e aggiungere il composto alle farine.
Questa fase è opzionale: inserire della polvere di cacao o delle gocce di cacao nel composto; oppure dei muesli o della granella di mandorle.
A questo punto amalgamate alle uova e zucchero il resto delle polveri, il burro fuso e fatto raffreddare (ottimo farlo con il micro-onde). Continuare con gli albumi, poco alla volta, senza farli smontare troppo prendendo il composto delle polveri dal bordo e con una spatola portandolo verso il centro.
Una volta ottenuto il composto omogeneo e compatto, attendere 15-20 minuti (meglio se in frigo specialmente se in estate) per poi fare della palline da circa 20g. che poi andranno appiattite con le dita, data una forma arrotondata e poste di carta da forno sulla teglia.
La cottura, per una croccantezza media, sarà di circa 15 minuti a 160° con forno ventilato e teglia posta al centro. una volta raggiunto il grado di cottura spegnere il forno lasciando all’interno i biscotti e la porta del forno leggermente aperta (usare un cucchiaio di legno nel caso).
Un ora dopo, disporre i biscotti su una grata per farli raffrreddare completamente prima di riporli in un contenitore chiuso ermeticamente.
LA REALIZZAZIONE DELLO SCATTO:
Da quando cucinare è diventato un lavoro, il tempo e lo spazio per fare scatti “seri” ed ambientati, purtroppo è svanito. Però visto che siamo italiani, e ci sappiamo sempre arrangiarci ma anche visto che la tecnologia avanza e oggi un buon telefono “smartphone” riesce ad avere la qualità più che sufficiente per pubblicare immagini per il web (Pinterest, Instagram, ma anche i vari blog), è con questo mezzo che ho iniziato a fotografare.
Uno smartphone di ultima generazione ha almeno 3 ottiche, qualche modello ha anche in sensore “macro” e tutti hanno il sensore di profondità per l’effetto “bokeh”. Indubbiamente quasi tutti i telefoni tendono a scattare immagini con molto contrasto, forse troppo accentuato e in condizioni di illuminazione debole o mista, vi sono errori sulla cromia. Il miglior smartphone in assoluto per me resta l’iPhone (ma non necessariamente l’11Pro), che ha una morbidezza e una cromia non eccessiva che si avvicina ad una buona reflex.
I miei scatti sono fatti con un Mate10 della Huawei con ottiche Laica; soffre di contrasto e rumore alle basse luci che riesco a compensare, in parte, in modalità di scatto PRO.
Per lo shooting, mi avvicino ad una fonte di luce diurna, come una finestra, dotata di tenda bianca (se non fosse possibile, basta acquistare qualche metro di tulle o organza magari doppio) e dal lato opposto dei pannelli in poliestere bianco per attenuare le ombre. Come ripiano, si possono usare assi in legno, tovaglie, ronner in tnt o qualsiasi altro materiale che crei contrasto con il piatto.