Il Crostone di pane con fiordilatte (o burrata), pomodori e cipolla in agrodolce è un antipasto semplice ma molto gustoso; togliendo i latticini diventa anche vegetariano.
Basta avere del buon pane, meglio se di tipo toscano, raffermo di uno o 2 giorni, da bruscare in padella o nel forno e finirlo con ciò che più piace; questa volta ho preparato dei crostoni con del fiordilatte a treccia (che rilascia meno latticello) delle fette di pomodoro “cuore di bue” tagliate sottili e delle buonissime cipolle di Tropea in agrodolce, ideali anche per preparare una composta.
INGREDIENTI
La ricetta prevede:
8 fette di pane rustico toscano affermo
1 fiordilatte a treccia
2 pomodori cuore di bue
4 cipolle di tropea medie
2 noci di burro
qb. sale, pepe,
qb. olio EVO
PROCEDIMENTO
Passo dopo passo:
- Prendere il pane raffermo, tagliarlo a fette.
- Adagiare le fette su di una teglia, spennellare con olio evo ed infornare a 180-200° per qualche minuto sino a doratura.
- Tagliare a fette il fiordilatte e i pomodori
- Adagiare le fette di pane su di un vassoio da portata, posizionarci sopra il fiordilatte, una fetta di pomodoro e tenere da parte.
- Tagliare le cipolle a fette sottilissime.
- Preparare una padella con del burro e quando spumeggia, versarvi le cipolle, aggiungere sale, pepe.
- Mescolare bene con fuoco vivace, poi sfumare con dell’aceto.
- Moderare il fuoco e continuare con la cottura sino a quando le cipolle non si saranno quasi sfaldate, per 15-20 minuti.
- Aggiungere lo zucchero sciolto in poca acqua e rialzare la fiamma.
- Mescolare velocemente e spegnere il fuoco.
- Mettere in forno per alcuni minuti i crostoni e appena tolti, disporre un cucchiaio di cipolle in agrodolce su ciascun crostone e distribuirle bene sulla superficie del pane.
- Servire in tavola su piatto da portata o meglio su un tagliere in legno.
LA REALIZZAZIONE DELLO SCATTO:
Da quando cucinare è diventato un lavoro, il tempo e lo spazio per fare scatti “seri” ed ambientati, purtroppo è svanito. Però visto che siamo italiani, e ci sappiamo sempre arrangiarci ma anche visto che la tecnologia avanza e oggi un buon telefono “smartphone” riesce ad avere la qualità più che sufficiente per pubblicare immagini per il web (Pinterest, Instagram, ma anche i vari blog), è con questo mezzo che ho iniziato a fotografare.
Uno smartphone di ultima generazione ha almeno 3 ottiche, qualche modello ha anche in sensore “macro” e tutti hanno il sensore di profondità per l’effetto “bokeh”. Indubbiamente quasi tutti i telefoni tendono a scattare immagini con molto contrasto, forse troppo accentuato e in condizioni di illuminazione debole o mista, vi sono errori sulla cromia. Il miglior smartphone in assoluto per me resta l’iPhone (ma non necessariamente l’11Pro), che ha una morbidezza e una cromia non eccessiva che si avvicina ad una buona reflex.
I miei scatti sono fatti con un Mate10 della Huawei con ottiche Laica; soffre di contrasto e rumore alle basse luci che riesco a compensare, in parte, in modalità di scatto PRO.
Per lo shooting, mi avvicino ad una fonte di luce diurna, come una finestra, dotata di tenda bianca (se non fosse possibile, basta acquistare qualche metro di tulle o organza magari doppio) e dal lato opposto dei pannelli in poliestere bianco per attenuare le ombre. Come ripiano, si possono usare assi in legno, tovaglie, ronner in tnt o qualsiasi altro materiale che crei contrasto con il piatto.