Il pollo al curry, conosciuto anche come curry di pollo o tikka masala, è una ricetta indiana ormai diffusa in tutto il mondo. Come tutte le ricette di ampia diffusione, anche questa ha subito delle modifiche.
Per questo motivo esistono molte varianti della stessa ricetta. Persino in India, la ricetta varia da regione a regione. Una cosa è certa, gli ingredienti comuni a tutte le varianti base sono: il pollo, il curry (o masala) e il riso basmati per accompagnare.
Il curry è una miscela di spezie tritate che nella cucina indiana viene comunemente chiamata “masala” che significa miscela. Si trova già pronto in commercio. Le spezie più utilizzate per realizzare il curry sono: peperoncino, curcuma, cumino, cardamomo, coriandolo, cannella e zenzero.
Anche per quanto riguarda il procedimento esistono versioni differenti. Questa ricetta che vi propongo è di facile realizzazione e veloce nella preparazione, inoltre è possibile personalizzare a piacere la ricetta secondo i propri gusti personali.
Per ottenere un piatto più cremoso i bocconcini di pollo verranno prima passati nella farina e nel curry e successivamente cotti in padella con il latte di cocco o altro tipo di latte vegetale.
INGREDIENTI
La ricetta prevede:
- 300g. di riso basmati (per accompagnare il pollo)
- 800g. di petto di pollo oppure sovracosce di pollo disossate
- 1/2 peperone giallo (tagliato a cubetti di circa 2cm per lato)
- 2 cucchiai di curry
- 1 cucchiaino di paprica affumicata
- 1 cucchiaino di zenzero in polvere
- 2 cucchiai di farina (io ho usato farina di riso)
- 350mL di latte di cocco o altro latte vegetale (soya, riso, avena)
- 1 cipolla bianca
- 1 spicchio di aglio
- olio extravergine di oliva
- 1 noce di burro
- qb. maizena (come addensante)
- qb. sale
PROCEDIMENTO
Passo dopo passo:
- Per realizzare i bocconcini di pollo al curry, tagliare il petto di pollo prima nel senso della lunghezza e poi ridurlo a dadini. In alternativa al petto intero è possibile utilizzare la tagliata di petto di pollo. Inoltre è possibile utilizzare le sovracosce di pollo disossate al posto del petto.
- Nel frattempo cuocere il riso basmati per chi volesse accompagnarlo al pollo; va lessato nella proporzione 1:3 ovvero per una parte di riso, 3 parti di acqua.
- Aggiungere ai bocconcini di pollo la farina, il curry (ovvero il mix di curry, zenzero, paprica ed io ho aggiunto poca noce moscata tutto in polvere) e il sale. Mescolare bene in modo che tutti i bocconcini risultino infarinati e tenere da parte.
- In un ampia padella antiaderente soffriggere la cipolla, il peperone e l’aglio con l’olio extravergine di oliva e una noce di burro. Subito dopo aggiungere parte del mix di curry.
- Quando la cipolla risulterà dorata aggiungere i bocconcini di petto di pollo in padella. Cuocere il pollo per alcuni minuti rigirandolo in modo da far formare una bella crosticina su tutti i lati dei bocconcini e successivamente aggiungere 300mL del latte di cocco o altro latte vegetale già caldo. Per chi non volesse utilizzare il latte vegetale potrà sostituirlo semplicemente con acqua.
- Lasciare cuocere per circa 8-10 minuti (dipende dalla dimensione dei bocconcini) fino a completo addensamento della salsa al curry, mescolando di tanto in tanto. a questo punto preparare l’addensante: versare i 50mL di latte rimasti (ben caldo) su 2 cucchiai di maizena (amido di mais) e mescolare bene con la frusta per non far formare grumi quindi versarlo nella padella con i bocconcini di pollo e amalgamare bene. Spegnere il fuoco.
Per l’impiattamento, sono possibili 3 varianti: 1) un anello di bocconcini al curry e al centro con un coppapasta il riso basmati pressato; 2) su metà piatto i bocconcini al curry e sull’altra metà i riso basmati; 3) stendere un letto di riso sul fondo del piatto e al centro aggiungere i bocconcini di pollo al curry. Se piace, ma non è la regola, spolverare con del prezzemolo fresco.
LA REALIZZAZIONE DELLO SCATTO:
Da quando cucinare è diventato un lavoro, il tempo e lo spazio per fare scatti “seri” ed ambientati, purtroppo è svanito. Però visto che siamo italiani, e ci sappiamo sempre arrangiarci ma anche visto che la tecnologia avanza e oggi un buon telefono “smartphone” riesce ad avere la qualità più che sufficiente per pubblicare immagini per il web (Pinterest, Instagram, ma anche i vari blog), è con questo mezzo che ho iniziato a fotografare.
Uno smartphone di ultima generazione ha almeno 3 ottiche, qualche modello ha anche in sensore “macro” e tutti hanno il sensore di profondità per l’effetto “bokeh”. Indubbiamente quasi tutti i telefoni tendono a scattare immagini con molto contrasto, forse troppo accentuato e in condizioni di illuminazione debole o mista, vi sono errori sulla cromia. Il miglior smartphone in assoluto per me resta l’iPhone (ma non necessariamente l’11Pro), che ha una morbidezza e una cromia non eccessiva che si avvicina ad una buona reflex.
I miei scatti sono fatti con un Mate10 della Huawei con ottiche Laica; soffre di contrasto e rumore alle basse luci che riesco a compensare, in parte, in modalità di scatto PRO.
Per lo shooting, mi avvicino ad una fonte di luce diurna, come una finestra, dotata di tenda bianca (se non fosse possibile, basta acquistare qualche metro di tulle o organza magari doppio) e dal lato opposto dei pannelli in poliestere bianco per attenuare le ombre. Come ripiano, si possono usare assi in legno, tovaglie, ronner in tnt o qualsiasi altro materiale che crei contrasto con il piatto.