Quando si prepara la pasta allo scoglio ci sono alcuni accorgimenti da seguire: quando comprate il pesce assicuratevi che sia fresco, rispettate i tempi di cottura dei vari ingredienti o rischierete di avere dei gommini, pulite con attenzione il pesce, non c’è nulla di più fastidioso di trovarsi i granelli di sabbia nel piatto o peggio sotto i denti!
Gli spaghetti allo scoglio bianco o rosso che sia, sono il piatto di punta di un qualsiasi ristorante di pesce ed è un piatto tutto sommato semplice da preparare se volete fare bella figura con i vostri ospiti a casa, ma attenzione al vino! Ecco alcuni vini con cui accompagnare gli spaghetti allo scoglio in bianco: un bel bicchiere di vino bianco secco e profumato come il Vermentino ligure, oppure con Falanghina, Greco di Tufo o Bianco d’Alcamo.
Ma in questa ricetta ho voluto pensare anche a chi è celiaco o intollerante al glutine, ritenendo che non debba perdersi determinati piatti storici e che piacciono a tutti. La rivisitazione è stata rendendo molto semplice il condimento (in realtà quasi solo cozze e qualche gambero tagliato in 3 parti) ma in particolare la pasta… si può fare in casa, fresca oppure si inizia a trovare in commercio nei migliori supermercati; non la classica pasta riso-mais ad alto indice glicemico, bensì di legumi (ceci, fagioli, lenticchie, piselli, ecc…).
INGREDIENTI
La ricetta prevede:
- 320g. di tortiglioni (o il formato preferito),
- 500g. di cozze
- 300g. di gamberoni (da tagliare in 3 parti)
- 2 spicchi di aglio fresco
- 1 cucchiaino di cuore di brodo Knorr (concentrato tipo bisque)
- qb. olio, sale, prezzemolo e peperoncino.
PROCEDIMENTO
Passo dopo passo:
- Cominciare con il pulire le cozze. Vanno grattate con un coltello le impurità presenti sul guscio ed eliminata la barbetta.
- Mettere in una padella un trito di prezzemolo ed aglio, vino bianco ed aggiungere le cozze. Una volta che le valve si saranno aperte togliete la metà dei molluschi dai gusci (l’altra metà lasciarli).
- Mettete i gamberoni a soffriggere (dopo aver tolto i carapaci e il budello) con olio, aglio e un filo di cognac o Brandy. Quando saranno pronti (servità meno di un minuto), aggiungete le cozze e bagnate con il brodo di cottura dei molluschi, che sarà stato filtrato con un colino a maglia finissima, più un cucchiaino di concentrato Knorr per pesce (esiste anche quello di fumetto).
- Quando tutto il pesce sarà pronto mettete a lessare i tortiglioni, e appena saranno quasi a cottura (tempo indicato sulla confezione meno 2 minuti) scolateli e uniteli con il pesce e saltate delicatamente per un paio di minuti. Ricordo che la pasta di legumi è più delicata e si rompe facilmente, ma allo stesso tempo tiene meglio la cottura.
- Se il sugo si dovesse asciugare un po’ troppo aggiungere mezzo mestolo di acqua di cottura e comunque 1 cucchiaio di olio EVO prima di impiattare.
Servite ben caldo cosparso da un po’ di prezzemolo.
LA REALIZZAZIONE DELLO SCATTO:
Da quando cucinare è diventato un lavoro, il tempo e lo spazio per fare scatti “seri” ed ambientati, purtroppo è svanito. Però visto che siamo italiani, e ci sappiamo sempre arrangiarci ma anche visto che la tecnologia avanza e oggi un buon telefono “smartphone” riesce ad avere la qualità più che sufficiente per pubblicare immagini per il web (Pinterest, Instagram, ma anche i vari blog), è con questo mezzo che ho iniziato a fotografare.
Uno smartphone di ultima generazione ha almeno 3 ottiche, qualche modello ha anche in sensore “macro” e tutti hanno il sensore di profondità per l’effetto “bokeh”. Indubbiamente quasi tutti i telefoni tendono a scattare immagini con molto contrasto, forse troppo accentuato e in condizioni di illuminazione debole o mista, vi sono errori sulla cromia. Il miglior smartphone in assoluto per me resta l’iPhone (ma non necessariamente l’11Pro), che ha una morbidezza e una cromia non eccessiva che si avvicina ad una buona reflex.
I miei scatti sono fatti con un Mate10 della Huawei con ottiche Laica; soffre di contrasto e rumore alle basse luci che riesco a compensare, in parte, in modalità di scatto PRO.
Per lo shooting, mi avvicino ad una fonte di luce diurna, come una finestra, dotata di tenda bianca (se non fosse possibile, basta acquistare qualche metro di tulle o organza magari doppio) e dal lato opposto dei pannelli in poliestere bianco per attenuare le ombre. Come ripiano, si possono usare assi in legno, tovaglie, ronner in tnt o qualsiasi altro materiale che crei contrasto con il piatto.