Sono nato nel 1961 e vivo nelle Marche.
Perito industriale, visual designer, fotografo pubblicitario, lavoro come consulente nel settore grafico, prepress e stampa. Ho diversi interessi, ma quello che più mi appassiona da sempre è sicuramente la fotografia (attività che ho esercitato nei primi anni ’80).
ICC Color Specialist
Il colore… è vita. Fino dagli inizi della mia attività professionale il colore è stato il “leitmotiv” inizialmente come fotografo pubblicitario, per proseguire come tecnico certificato Apple (grafica, stampa, fotografia e video). Ma nel corso degli anni la voglia di “colore” mi ha portato a dirigere la prestampa della più antica fotolito del centro Italia e con l’avvento dei profili colore, del fotoritocco e delle prove colore digitali, mi sono specializzato anche nella gestione colore e taratura dai monitor alle macchine da stampa offset secondo gli standard FOGRA. Come socio del TAGA ITALIA ho concorso alla stesura delle norme di certificazione delle prove colore digitali.
Arrivò il digitale anche in fotografia, le consulenze si sono allargate anche al settore fotografico commerciale, all’elaborazione dei files RAW e l’so del miglior editor di foto: Adobe Lightroom. Questo software permette di organizzare, catalogare e ricercare le nostre foto, eseguire la post-produzione, stampare e condividere le nostre immagini, tutto in un unico ambiente coerente e integrato.
Oggi continuo a fotografare, più per piacere personale che per lavoro; lo still life (e la fotografia di food ne è parte) ma anche foto naturalistiche e di architettura sono i generi che prediligo.
Personal chef & pizzachef
Ma la cucina… cosa ci azzecca?
Nel 2010 mi sono avvicinato alla cucina sia per piacere che per necessità; dopo aver scoperto una forte intolleranza ai cereali, al glutine e ai lieviti ho cambiato la mia alimentazione. Questo ha comportato il dover apprendere stili di cucina differenti (p.e. la cucina macrobiotica) e le relative tecniche di taglio e cottura.
Era il 2012 quando, causa anche la crisi economica che decimò la maggior parte della mia clientela, decisi di cambiare settore. Mi appassionai proprio a quei prodotti che mi causavano intolleranza: i lievitati; dopo alcuni corsi professionali e incrociato per caso l’inventore della “pinsa romana” un prodotto innovativo oltre la comune pizza, ho alternato consulenze e dimostrazioni al lavoro nei ristoranti perché un conto è la teoria, ben diversi sono i problemi nella produzione.
Da li il passo in cucina è stato breve e mi si è aperto un mondo… ma non amo e mal sopporto i ritmi eccessivamente stressanti delle cucine nei ristoranti; mi piace studiare, controllare, comporre un piatto; metterci tutta la cura che merita. Così ho scelto di avventurarmi in un settore tutto nuovo: il personal chef.