L’dea di questo piatto nasce dopo aver visto una delle tante “opere d’arte culinaria” per le forme, gli accostamenti ed i colori, che una blogger (tale Elena credo Vicentina) omaggia i suoi tanti “followers” nei vari social.
Aveva così presentato il piatto: “Conchiglioni con salsa di datterini, code di gambero, avocado, foglie di nasturzi e finocchietto selvatico.” ma come sempre non volendo scopiazzare ma,a volte, prendere sputo da qualche piatto che mi intriga alla vista o per gli accostamenti, ho sostituito i conchiglioni con i lumaconi, l’avocado con le zucchine e i gamberi con le mazzancolle. Anche le foglie di nasturzi (mi chiedo dove troverà e come farà, con ortaggi sempre particolari, visto che almeno nelle Marche i vivaisti granano gli occhi quando chiedo certe piante) con il più classico basilico.
Ed ecco rifatto il piatto, che rimane sempre uno spettacolo per chi lo guarda (e poi se lo deve anche mangiare), e secondo me l’accostamento zucchina-mazzancolla potrebbe essere di maggiore gradimento. Perché non provate a rifarlo a vostro gusto magari cambiando ancora qualche ingrediente?
INGREDIENTI
La ricetta prevede:
- 6 lumaconi a porzione
- 6 mazzancolle (o code di gambero) a porzione
- 6 foglie piccole di basilico
- 1 mazzetto di finocchio selvatico
- 1 zucchina (tagliata a fette, 6 a porzione)
- 300g di polpa di datterino (per 2 porzioni)
- qb. sale
- qb. pepe
- qb. olio evo
PROCEDIMENTO
Passo dopo passo:
- Iniziare scaldando e salando l’acqua per i lumaconi; di solito il tempo di cottura non è mai inferiore ai 14 minuti (cuocerli al dente)
- Nel frattempo preparare il sugo che dovrà essere ben ristretto; se si usano pomodorini freschi la procedura è leggermente più lunga che se usata la salsa con i pomodorini interi (non usate la passata che resta troppo liquida). Regolate di sale, aggiungete un giro d’olio e 2 foglie spezzate di basilico e cuocete (vedrete che il tempo sarà simile a quello di cottura della pasta).
- Calate la pasta e scolatela al dente (circa 1 minuto meno di quanto previsto).
- pulite, spellate lasciando la coda se usate dei gamberi, togliete il budello incidendo delicatamente le mazzancolle e scottatele sulla piastra o una padella per pochi secondi da entrambi i lati.
- Tagliate a rondelle di 3-4mm la zucchina ricavando tante rondelle quante servono (ricordate che ne neccessitano 6 per piatto) quindi grigliatele ma non eccessivamente.
Assembliamo il piatto: iniziamo con le rondelle di zucchina, un giro d’olio e sopra una foglia piccola di basilico. tra le zucchine poi andranno posti i lumaconi quindi già sotto porre pochissimo finocchio forte (anche l’aneto ci starebbe bene) e appena cotta la pasta, assemblarla dopo aver asciugato bene i lumaconi inserendo su ciascuno un cucchiaino di salsa di pomodoro datterino e sopra una mazzancolla; ripetere per tutti i 6 lumaconi e porli sul piatto alternandoli alle zucchine. Al centro resta un foro che potrà essere occupato da un ulteriore lumacone ripieno oppure con egli elementi che compongono il piatto.
LA REALIZZAZIONE DELLO SCATTO:
Da quando cucinare è diventato un lavoro, il tempo e lo spazio per fare scatti “seri” ed ambientati, purtroppo è svanito. Però visto che siamo italiani, e ci sappiamo sempre arrangiarci ma anche visto che la tecnologia avanza e oggi un buon telefono “smartphone” riesce ad avere la qualità più che sufficiente per pubblicare immagini per il web (Pinterest, Instagram, ma anche i vari blog), è con questo mezzo che ho iniziato a fotografare.
Uno smartphone di ultima generazione ha almeno 3 ottiche, qualche modello ha anche in sensore “macro” e tutti hanno il sensore di profondità per l’effetto “bokeh”. Indubbiamente quasi tutti i telefoni tendono a scattare immagini con molto contrasto, forse troppo accentuato e in condizioni di illuminazione debole o mista, vi sono errori sulla cromia. Il miglior smartphone in assoluto per me resta l’iPhone (ma non necessariamente l’11Pro), che ha una morbidezza e una cromia non eccessiva che si avvicina ad una buona reflex.
I miei scatti sono fatti con un Mate10 della Huawei con ottiche Laica; soffre di contrasto e rumore alle basse luci che riesco a compensare, in parte, in modalità di scatto PRO.
Per lo shooting, mi avvicino ad una fonte di luce diurna, come una finestra, dotata di tenda bianca (se non fosse possibile, basta acquistare qualche metro di tulle o organza magari doppio) e dal lato opposto dei pannelli in poliestere bianco per attenuare le ombre. Come ripiano, si possono usare assi in legno, tovaglie, ronner in tnt o qualsiasi altro materiale che crei contrasto con il piatto.