Il pane alle olive è un pane morbido e saporito: l’impasto è arricchito con olive tagliate a pezzetti, che conferiscono un gusto unico e originale.
Si tratta di un’alternativa al classico pane fatto in casa, ottimo da abbinare al formaggi e salumi ma potete usarlo anche per accompagnare gustose insalate, o usarlo per realizzare bruschette creative.
La ricetta è semplice: una volta preparato l’impasto con acqua, farina, lievito, zucchero e olio, vi basterà farcirlo con le olive e cuocerlo in forno per circa mezz’ora. Ma ecco i passaggi per prepararlo.
INGREDIENTI
La ricetta prevede:
- Farina 450g.
- Olive 200g.
- Acqua 270g
- Olio EVO 45g.
- Sale 10g.
- Zucchero 5g.
- Lievito 9g. (Ldb fresco o 3g. se disidratato)
PROCEDIMENTO
Passo dopo passo:
- In una ciotola fate sciogliere il lievito con l’acqua a temperatura ambiente, aggiungete 1 cucchiaio di zucchero, l’olio evo ed un po’ di farina ed iniziate ad impastare aiutandovi con un cucchiaio.
- Ora che avete un minimo d’impasto aggiungete il sale e la restante farina e continuate a mescolare. Quando il cucchiaio non sarà più utilizzabile impastate con le mani sino ad ottenere un impasto morbido.
- Coprite con un canovaccio e lasciate riposare mentre private le olive del nocciolo.
- Una volta tagliate le nostre olive, aggiungetele all’impasto e rimpastate per distribuirle in modo omogeneo.
- Stendetelo su un ripiano precedentemente ricoperto di farina e ricavatene 4 strisce che arrotolerete su se stesse. Ovviamente siete liberi di dare al pane la forma che più vi piace.
- Disponete il pane sulla teglia di cottura e lasciatelo riposare per circa un’ora e mezza coperto con un canovaccio e generosamente spolverato di semola.
- Trascorso il tempo di lievitazione, informate in forno preriscaldato a 210°C per 10 minuti e poi abbassate la temperatura a 180°C e lasciate cuocere per ulteriori 20 minuti.
- Sfornate ma ricordatevi sempre di aspettare che il pane si raffreddi prima di tagliarlo, spezzarlo o assaggiarlo; meglio disporre il pane su delle griglie forate per facilitare la fuoriuscita del vapore.
LA REALIZZAZIONE DELLO SCATTO:
Da quando cucinare è diventato un lavoro, il tempo e lo spazio per fare scatti “seri” ed ambientati, purtroppo è svanito. Però visto che siamo italiani, e ci sappiamo sempre arrangiarci ma anche visto che la tecnologia avanza e oggi un buon telefono “smartphone” riesce ad avere la qualità più che sufficiente per pubblicare immagini per il web (Pinterest, Instagram, ma anche i vari blog), è con questo mezzo che ho iniziato a fotografare.
Uno smartphone di ultima generazione ha almeno 3 ottiche, qualche modello ha anche in sensore “macro” e tutti hanno il sensore di profondità per l’effetto “bokeh”. Indubbiamente quasi tutti i telefoni tendono a scattare immagini con molto contrasto, forse troppo accentuato e in condizioni di illuminazione debole o mista, vi sono errori sulla cromia. Il miglior smartphone in assoluto per me resta l’iPhone (ma non necessariamente l’11Pro), che ha una morbidezza e una cromia non eccessiva che si avvicina ad una buona reflex.
I miei scatti sono fatti con un Mate10 della Huawei con ottiche Laica; soffre di contrasto e rumore alle basse luci che riesco a compensare, in parte, in modalità di scatto PRO.
Per lo shooting, mi avvicino ad una fonte di luce diurna, come una finestra, dotata di tenda bianca (se non fosse possibile, basta acquistare qualche metro di tulle o organza magari doppio) e dal lato opposto dei pannelli in poliestere bianco per attenuare le ombre. Come ripiano, si possono usare assi in legno, tovaglie, ronner in tnt o qualsiasi altro materiale che crei contrasto con il piatto.